Derrick osannato dai suoi ex tifosi nel trionfo dei Wolves a casa Bulls. Lo sloveno sfiora la tripla doppia e mette i liberi decisivi per battere New Orleans. Toronto rimonta da -17 a Miami e si conferma regina dell’Est. Indiana tiene il passo sbarazzandosi di Atlanta

I Raptors non mollano mai, rimontano da -17 con Kawhi Leonard protagonista e sbancano Miami nel finale grazie a una tripla di Danny Green. Chicago, intanto, dimostra di essere ancora innamorata di Derrick Rose, nonostante i suoi 24 punti nel facile successo dei Wolves sui Bulls. I Mavericks chiudono una striscia negativa lunga 6 partite grazie al sangue freddo di Luka Doncic, che segna i punti decisivi nel successo sui Pelicans. Pacers sempre più da piani alti dopo la vittoria contro gli Hawks. Spencer Dinwiddie e Devin Booker decisivi nelle fatiche ai supplementari di Nets e Suns. Bene Grizzlies e Pistons.

Miami Heat-Toronto Raptors 104-106 
Mai dare per spacciati i Raptors (26-10). Il successo di Miami è il terzo stagionale per i canadesi rimontando almeno 17 punti, a dimostrazione di una durezza mentale che viene pareggiata solo dal talento dei singoli. Kawhi Leonard è il solito mattatore con 30 punti, mentre Danny Green chiude con 18 e la tripla decisiva nel finale. L’assenza di Kyle Lowry, fuori per una schiena malconcia, è pesante ma il roster dei Raptors è talmente profondo che alla fine non ne risentono. Per gli Heat (16-17) bene Justice Winslow con 21 punti, Hassan Whiteside chiude con 16 e 12 rimbalzi mentre Dwyane Wade si dispera per essersi perso Green sull’ultima giocata “Non sono arrabbiato per la sconfitta – dice a fine partita – sono arrabbiato per come ho giocato. Mi prendo la colpa” Parole da capitano, che sa quanto sia delicata la stagione dei suoi e non vuole che un passo falso comprometta quanto di buono fatto nelle ultime settimane. Gli Heat infatti sono una squadra in salute e lo dimostrano nel primo tempo: James Johnson segna tutti i suoi 12 punti nei primi 24’ e con l’aiuto di Josh Richardson i padroni di casa chiudono forte la frazione e si portano per due volte sul +17 ad inizio ripresa (67-50). “Non ci scoraggiamo mai, sappiamo che possiamo sempre recuperare” dichiara Fred VanVleet a fine partita, dopo essere partito in quintetto al posto di Lowry e aver messo 16 importanti punti, con tre triple che aprono alla rimonta dei suoi, che grazie a un parziale di 31-12 griffato dallo straordinario Leonard chiudono addirittura avanti il terzo quarto (81-79). Nel quarto periodo le due squadre rispondo colpo su colpo, con Winslow che eleva il suo gioco sensibilmente per portare i padroni di casa fino al nuovo +6 (99-93) a 2’27” dal termine. Un’altra tripla di VanVleet e il solito Leonard ricuciono nuovamente, prima che la tripla di Green a 22” dalla sirena finale fissi il punteggio finale, regalando una vittoria ai Raptors che conferma la loro superiorità nella regular season della Eastern Conference.
Miami: Winslow 21 (6/10 da due, 3/6 da tre), Richardson 17, Whiteside 16. Rimbalzi: Whiteside 12. Assist: Richardson 7
Toronto: Leonard 30 (7/15, 2/5 da tre, 10/11 tl), Green 18, VanVleet 16. Rimbalzi: Siakam 9. Assist: Ibaka 4

Chicago Bulls-Minnesota Timberwolves 94-119 
Certi amori non finiscono mai. Come quello tra Chicago e Derrick Rose, osannato col coro mvp nel finale di gara , quando dalla lunetta metteva il fiocco sui 24 punti e 8 rimbalzi con i quali ha guidato i Timberwolves (16-18) al successo contro i “suoi” Bulls (9-26). Allo United Center, dove ha scritto le pagine più belle della sua storia, si è rivisto il vecchio Rose, scatenato davanti ai 50 tra amici e familiari con biglietto omaggio (“Avrei portato tutto il mio quartiere, ma non avevo abbastanza ingressi per tutti…”): accelerazioni fulminanti, incursioni in area chiuse con spettacolari lay-up dal sapore vintage, come quelle con cui nel 2011, da fenomeno dei Bulls, Rose è diventato il più giovane mvp della storia Nba. A Minnesota bastano i primi 12’ per mettere le mani sul match: i canestri di Karl-Anthony Towns (20 punti e 20 rimbalzi) e Rose (10+5 assist nel solo 1° quarto) regalano il 29-18, vantaggio che si dilata fino al 60-37 dell’intervallo. Nella ripresa l’unico sussulto dei padroni di casa arriva nella quarta frazione, quando coi canestri di Zach LaVine (28 punti in 26’ dalla panchina) e Lauri Markkanen (16) tornano a -17 (91-64). Un timido tentativo di rimonta subito spento dal jumper di Rose e dalla tripla di Dario Saric (12 punti) che fanno calare il sipario.
Chicago: LaVine 28 (7/10, 3/7 da 3, 5/7 tl), Markkanen 16, Carter Jr 12. Rimbalzi: Carter Jr 9, Lopez 9. Assist: Dunn 7
Minnesota: Rose 24 (10/14, 1/5 da 3, 1/1 tl), Towns 20, Gibson 16. Rimbalzi: Towns 20. Assist: Rose 8

Dallas Mavericks-New Orleans Pelicans 122-119 
Vittoria thriller per i Mavericks (16-17), la prima dopo 6 sconfitte, firmata ancora una volta da Luka Doncic., Lo sloveno flirta con la tripla doppia (21 punti, 9 rimbalzi e 10 assist), ma soprattutto infila i 3 tiri liberi che permettono ai texani di mettere la testa avanti e lasciare al palo i Pelicans (15-20) del solito Anthony Davis (32 punti e 18 rimbalzi). Il segreto di Dallas sta tutto nella chimica, sempre più forte, tra Doncic e DeAndre Jordan (20 punti con 7/7 al tiro e 12 rimbalzi), l’asse che permette al centrone dei Mavs di volare ripetutamente al ferro. Al resto ci ha pensato l’impatto delle riserve di coach Carlisle, con Devin Harris e JJ Barea che combinano 21 punti nel solo 4° periodo e si rivelano decisivi nell’ultimo sprint. New Orleans prova a scappare nel corso del 3° quarto, ma è subito ripresa grazie ai punti di Jordan e dalla tripla di Dirk Nowirzki, che festeggia con 7 punti la sua gara numero 1.477 in carriera (sorpassato Karl Malone al 4° posto all-time) e la sua 900ª vittoria. Negli ultimi 12’ le due squadre si scambiano colpo su colpo: Davis e Randle rispondono a Barnes per il 119 pari a 42” dalla fine, quando, però, finiscono la benzina. A far calare il sipario è Doncic, col 3/4 ai liberi che vale il definitivo +3 con 11” rimasti. La tripla di Davis per il pareggio trova solo il ferro e condanna NOLA al 5° k.o. consecutivo.
Dallas: Doncic 21 (5/8, 0/5 da 3, 11/12 tl), Jordan 20, Barnes 16, Harris 16. Rimbalzi: Jordan 12. Assist: Doncic 10
New Orleans: Davis 32 (13/21, 1/5 da 3, 3/5 tl), Holiday 25, Randle 23. Rimbalzi: Davis 18. Assist: Frazier 7
Atlanta Hawks-Indiana Pacers 121-129 
Terza vittoria consecutiva per gli Indiana Pacers (23-12) che battono gli Hawks (9-24) confermandosi nell’elite dell’Est. Thaddeus Young è il migliore con 21 punti, ma gli uomini di coach McMillan vivono una serata magica al tiro, complice la non irresistibile difesa di Atlanta, e mandando ben otto giocatori in doppia cifra, compresi i fondamentali Domantas Sabonis e Tyreke Evans, entrambi con 19 punti dalla panchina. John Collins, recuperato dopo la botta a una caviglia, si mette in mostra per i padroni di casa con 21 punti e 11 rimbalzi, Kent Bazemore erutta per 32 punti, mentre Dewayne Dedmon chiude con 18 e 15 rimbalzi, permettendo agli Hawks di esprimere una buona pallacanestro offensiva. I Pacers però sono più forti e lo dimostrano, sfruttando la sera incandescente al tiro pesante (13/26) per girare la partita a loro vantaggio: prima Bojan Bogdanovic e Victor Oladipo rimettono le cose a posto nel primo tempo (67-64), poi Cory Joseph, Myles Turner e Young portano gli ospiti avanti 85-77 a fine terzo quarto. Nell’ultima frazione Bazemore e Trae Young (17 punti e 9 assist) ci provano, ma la porosa difesa degli Hawks impedisce loro di rimontare, con Evans a punire sempre dall’arco (119-108) e Young a mettere il punto esclamativo (128-118) nel finale.
Atlanta: Bazemore 32 (10/16, 4/9 da tre, 0/2 tl), Collins 21, Dedmon 18. Rimbalzi: Dedmon 15. Assist: Young 9
Indiana: Young 21 (8/11, 1/1, 2/3 tl), Evans 19, Sabonis 19. Rimbalzi: Sabonis 8. Assist: Collison 8
Brooklyn Nets-Charlotte Hornets 134-132 d.2t.s.
I Nets (17-19) continuano il loro dicembre da sogno piegando al doppio supplementare gli Hornets (16-17) grazie allo straordinario Spencer Dinwiddie, 37 punti e 11 assist, e al lay-up di Joe Harris (27 punti) a 3” dalla fine del secondo overtime. Kemba Walker (35 punti) e Jeremy Lamb (31) sono gli unici in grado di mettere in difficoltà la difesa dei padroni di casa, rendendo l’attacco di coach Borrego troppo prevedibile. I Nets invece giocano con criterio e dedizione, sfruttando la versatilità delle loro ali per mantenere uno schieramento flessibile: Rodions Kurucs continua a ben impressionare (13 e 12 rimbalzi), mentre Rondae Hollis-Jefferson chiude con 16, 15 rimbalzi e 6 assist. La partita è equilibratissima, le parità si sprecano, mentre Walker e Dinwiddie si dannano l’anima per provare a prendere il sopravvento nel quarto periodo: Kemba ci mette 13 punti, Spencer 11 ma complice anche un 1/2 sanguinoso dalla lunetta di DeMarre Carroll quattro quarti non bastano per eleggere un vincitore. Nel primo supplementare sono gli ospiti a mettersi avanti, prima con Tony Parker e poi con Lamb (121-120), ma Dinwiddie pareggia nuovamente, rendendosi poi protagonista in apertura del secondo tempo addizionale con un gioco da 4 punti (125-121). Walker e Marvin Williams riportano nuovamente gli ospiti in parità (132-132) a 1’06” dal termine, ma complice una palla persa sanguinosa del giovane Malik Monk sono i Nets a prevalere, con il canestro di Harris che permette agli uomini di coach Atkinson di portarsi a ridosso della zona playoff.
Brooklyn: Dinwiddie 37 (5/13, 7/16, 6/8 tl), Harris 27, Russell 16, Hollis-Jefferson 16. Rimbalzi: Hollis-Jefferson 15. Assist: Dinwiddie 11
Charlotte: Walker 35 (9/17, 4/9, 5/6 tl), Lamb 31, Batum 13. Rimbalzi: Williams 12. Assist: Parker 5, Walker 5
Detroit Pistons-Washington Wizards 106-95 
Dopo aver perso 9 delle 11 partite precedenti i Pistons (16-16) provano a rialzare la testa sul parquet di casa, passando sui zoppicanti Wizards (13-22). A regalare il successo ci hanno pensato le 3 stelle della squadra di coach Casey: Blake Griffin (23 punti e 9 rimbalzi), Andre Drummond (16+11 rimbalzi) e Reggie Jackson (19), il tutto con la cooperazione di Langston Galloway (22 dalla panchina). I padroni di casa schiacciano il piede sull’acceleratore in apertura di 2° tempo, quando trova un super break di 23-2 che apre le porte al massimo +22. Vantaggio che viene polverizzato dalle tante palle perse (24) di Detroit, che regalano agli avversari la possibilità di tornare in scia. La giocate di John Wall (21, 8 assist e 7 rimbalzi) assieme alle triple di Trevor Ariza (16) valgono il nuovo -3 (94-91) a 5’30” dalla sirena. A salvare i Pistons arrivano i punti di Jackson e il 2/2 ai liberi di Drummond, che firma il 100-93 con 2’30” sul cronometro. Il momento in cui Washington alza bandiera bianca.
Detroit: Griffin 23 (5/10, 4/9 da 3, 1/1 tl), Galloway 22, Jackson 19. Rimbalzi: Drummond 11. Assist: Griffin 6, Jackson 6
Washington: Wall 21 (7/12, 2/7 da 3, 1/1 tl), Beal 21 (9/16, 1/7 da 3), Ariza 16. Rimbalzi: Wall 7. Assist: Wall 8
Memphis Grizzlies-Cleveland Cavaliers 95-87 
I Grizzlies (18-16) provano a mettere una pietra sopra il periodo nero di 5 sconfitte consecutive tornando in striscia positiva grazie al successo centrato sul parquet di casa contro i Cavaliers (8-27). A fare da trascinatore ci ha pensato Marc Gasol: 20 punti, 9 rimbalzi e 6 assist, un faro che ha illuminato la via sin dall’avvio, quando la sua Memphis ha messo l’ipoteca sul match con 1° quarto chiuso 21-9. Cleveland soffre per 3 periodi, ma riesce a trovare ritmo nell’ultima frazione con un break che fa venire i brividi alla squadra di coach Bickerstaff e vale l’86-82 a 1’20” dalla sirena. La reazione dei padroni di casa è letale: Mike Conley (15+8 assist) sale in cattedra propiziando un parziale di 7-0 che mette definitivamente in ghiaccio.
Memphis: Gasol 20 (5/9, 1/4 da 3, 7/7 tl), Conley 15, Anderson 15. Rimbalzi: Gasol 9. Assist: Conley 8
Cleveland: Clarkson 24 (6/13, 4/7 da 3), Sexton 16, Osman 10. Rimbalzi: Zizic 11. Assist: Sexton 6
Orlando Magic-Phoenix Suns 120-122 d.t.s. 
Quinta vittoria nelle ultime sette per i Suns (9-26) che passano al supplementare sul campo dei Magic (14-19) grazie a Devin Booker in formato All-Star da 35 punti, 7 rimbalzi e 8 assist. Da quando è rientrato dall’infortunio il 15 dicembre Booker sta viaggiando a oltre 30 punti e 8 assist di media: numeri da fenomeno e trascinatore nella crescita della giovane squadra di coach Kokoskov. Fondamentale anche TJ Warren, 24 punti compresi i 4 degli ospiti nell’extra-time, mentre DeAndre Ayton subisce una frenata chiudendo con appena 8 punti. Il rookie soffre l’accoppiamento con Nikola Vucevic, che con 22 punti e 13 rimbalzi è il migliore dei padroni di casa, seguito dal massimo stagionale di 27 punti di DJ Augustin. Booker prova ad azzannare la partita nel quarto periodo, con 11 punti che culminano nel +3 dopo il 2/2 dalla lunetta (118-115) a 5” dal termine. Il rookie Mikal Bridges però commette fallo sul tiro di Augustin, permetto alla guardia di pareggiare i conti dalla lunetta e mandare la partita al supplementare. Nei cinque minuti addizionali non segna nessuno, con i 4 punti di Warren a risultare decisivi, complici anche i due errori da tre di Terrence Ross e Evan Fournier.
Orlando: Augustin 27 (5/10, 3/8, 8/9 tl), Vucevic 22, Ross 18. Rimbalzi: Vucevic 13. Assist: Augustin 6
Phoenix: Booker 35 (8/16, 5/8, 4/5 tl), Warren 24, Oubre 19. Rimbalzi: Ayton 12. Assist: Booker 8