L’esposizione di una bandiera albanese ha causato la reazione dei tifosi balcanici e la fine anticipata del match. In precedenza la partita era già stata interrotta nel primo tempo, per le proteste dell’allenatore ospite che minacciava di ritirare la squadra

Scordatevi il clima familiare dell’amichevole di qualche giorno fa ad Orzinuovi, con il Brescia vittorioso per 11-0 sulla Bagnolese e Balotelli in gol per tre volte. Oggi, in un altro test contro i serbi di Vojvodina, lo spettacolo è stato decisamente diverso. Due sospensioni, un’invasione di campo da parte dei tifosi ospiti e partita chiusa anzitempo. Un epilogo amaro, che ha rovinato un’esibizione iniziata nel migliore dei modi: all’ingresso in campo, entrambe le squadre avevano indosso una maglietta bianca, dedicata a Mihajlovic, con la scritta “Forza Sinisa”.

DUE INTERRUZIONI

La prima sospensione è avvenuta dopo appena 31′. L’arbitro espelle l’allenatore ospite, Lalatovic, che non ci sta e minaccia di richiamare la sua squadra negli spogliatoi. Dopo circa un quarto d’ora il match ricomincia, ma è definitivamente sospeso nella ripresa. Dalla parte opposta alla tribuna con gli spettatori qualcuno sventola una bandiera albanese. Gli ospiti la prendono come una provocazione e invadono in campo per recuperare il vessillo. Partita sospesa di nuovo, questa volta definitivamente, e squadre in anticipo negli spogliatoi. Per la cronaca, il Brescia era in vantaggio per 2-1 grazie alle reti di Donnarumma e Bisoli.