Il lungo stop del brasiliano accende i riflettori sui centrali difensivi: le alternative a Musacchio e Romagnoli non sono ancora mai scese in campo
L’intervento chirurgico al calcagno a cui ha dovuto sottoporsi Leo Duarte è stata una notizia pesante in casa rossonera. Soprattutto in termini di rosa (l’andamento del brasiliano nelle cinque partite in cui è stato chiamato in causa è stato altalenante), ovvero di centrali a disposizione di Pioli. Senza le coppe europee la dirigenza ha giustamente puntato su un gruppo numericamente non troppo nutrito – i giocatori di movimento sono 22 –, cosa che però può presentare criticità quando i problemi riguardano più giocatori nello stesso reparto.
CARTELLINI OKAY
Duarte ne avrà per tre o quattri mesi e a gennaio il Milan si rivolgerà al mercato per portarsi a casa un nuovo centrale, cosa che peraltro avrebbe fatto a prescindere dal k.o. in cui è incorso il brasiliano. Fino ad allora, però, qual è la situazione che deve maneggiare Pioli in difesa? Che cosa può succedere nelle prossime quattro partite fino alla sosta, e in quelle di gennaio che potrebbero essere giocate prima che arrivino i rinforzi? La buona notizia è che Musacchio col Napoli è tornato a disposizione dopo aver saltato Lazio e Juve per problemi a un adduttore. Lui e Romagnoli erano e saranno i titolari, se tutto filerà liscio (buona anche la situazione dei cartellini, con due gialli a testa). Nel caso in cui – facendo tutti gli scongiuri del caso – si verificasse qualche inconveniente fisico anche solo a uno dei due, allora il problema sarebbe evidente. Con Duarte ai box, in rosa ci sono altri due centrali di ruolo, ma per motivi diversi non hanno ancora messo piede in campo un minuto. Parliamo di Caldara e Gabbia.