Rafroball: Lo Sport che Inverte l’Integrazione

Friends, basketball athletes having exercise indoors on basketball court
Il Rafroball non è solo un gioco di squadra, ma un vero e proprio manifesto dell’inclusione, nato per permettere a persone con e senza disabilità di competere sullo stesso campo, ad armi (e ruote) pari. Questa disciplina, di origine svizzera, è stata concepita da zero per garantire la parità di condizioni, integrando i normodotati nell’ambiente dei disabili, non viceversa.
Storia e Filosofia: L’Amicizia su Ruote
Il Rafroball è nato in Vallese, Svizzera, negli anni ’90, grazie a un gruppo di quattro amici che condividevano la passione per lo sport ma dovevano superare un ostacolo: uno di loro era costretto su una sedia a rotelle. Non trovando discipline che consentissero loro di giocare insieme attivamente, decisero di crearne una.
Il nome stesso del gioco è un omaggio a questa amicizia: RApillard, FROssard e Ballestraz, con l’aggiunta di Ball (palla).
La filosofia centrale del Rafroball è che non è uno “sport per disabili”, ma uno sport per tutti. L’obiettivo è spostare il focus dalla disabilità alla competizione, al movimento e, soprattutto, al divertimento.
Le Regole: Un Mix di Azione e Strategia
Il Rafroball prende spunto da sport classici come la pallamano, il calcio e la pallacanestro, riadattando le regole per l’ambiente su sedia a rotelle.
Il Campo e l’Attrezzatura
- Campo: Si gioca tipicamente su un campo da pallacanestro (o una palestra).
- Palla: Si utilizza una palla di spugna (solitamente di 16 cm di diametro) per evitare infortuni e facilitare la presa.
- Durata: La partita è divisa in due tempi da 20 minuti ciascuno.
I Ruoli Inclusivi
Ogni squadra è composta da cinque giocatori in campo, e qui sta la chiave dell’inclusione:
- Quota Normodotati: Per regolamento, in campo possono esserci al massimo due persone senza disabilità (dette “validi”).
- Parità di Movimento: I giocatori normodotati sono obbligati a giocare seduti su una sedia a rotelle (manuale o elettrica), livellando le capacità motorie.
- Il Ruolo di “Motore”: Il giocatore normodotato assume spesso il ruolo di “motore” o assistente: oltre a partecipare attivamente al gioco, può spingere la sedia a rotelle di un compagno di squadra con disabilità o aiutarlo ad afferrare la palla, il tutto rispettando le regole.
Il Gioco e le Limitazioni
- Passaggi e Movimento: I passaggi avvengono come nella pallamano. Il giocatore in possesso di palla non può muoversi (tranne per sfruttare l’abbrivio della sedia a rotelle manuale).
- Tempo Limite: C’è un limite di 10 secondi per effettuare una passaggios.
- Porta e Difesa: L’obiettivo è segnare nella porta avversaria. Le porte possono essere adattate in altezza (ad esempio, abbassate se il portiere è su sedia a rotelle) per garantire che tutti possano competere al meglio.
- Contatto Fisico: Il gioco si svolge principalmente senza contatto fisico con l’avversario.
Perché il Rafroball è Importante
Il Rafroball è un modello di Good Practice nel mondo dello sport inclusivo, e per diversi motivi:
- Integrazione Bidirezionale: Inverte la dinamica tradizionale dell’integrazione, chiedendo ai normodotati di adattarsi al contesto della sedia a rotelle, rafforzando l’empatia e la comprensione reciproca.
- Adattabilità: La struttura del gioco permette un elevato livello di adattamento per ospitare diverse disabilità (motorie, uditive, visive, o disturbi dello spettro autistico), assegnando ruoli di supporto mirati.
- Riconoscimento: In Italia, il Rafroball è riconosciuto come uno degli sport di squadra che le scuole primarie e secondarie possono promuovere per far giocare insieme ragazzi con disabilità e normodotati.
È un esempio lampante di come, con un design sportivo consapevole, le barriere non esistano più, lasciando spazio solo alla passione per il gioco.