Giovanni De Carolis: il cuore romano della boxe italiana

Giovanni De Carolis è stato uno dei pugili italiani più rappresentativi degli ultimi decenni, capace di conquistare il titolo mondiale WBA dei pesi supermedi e di lasciare un segno profondo nella storia dello sport nazionale.

Le origini e l’ascesa

Nato a Roma il 21 agosto 1984, Giovanni De Carolis si avvicina al pugilato da giovanissimo, spinto da una passione autentica per lo sport e da una disciplina ferrea. Debutta come professionista nel 2007, iniziando un percorso fatto di sacrifici, allenamenti intensi e incontri combattuti in Italia e all’estero.

La sua carriera è caratterizzata da una crescita costante, con una serie di vittorie che lo portano a competere per titoli sempre più prestigiosi. Il suo stile è tecnico, ma anche grintoso: un mix di intelligenza tattica e resistenza fisica che lo rende un avversario temibile.

Il titolo mondiale WBA

Il momento più alto della sua carriera arriva nel gennaio 2016, quando conquista il titolo mondiale WBA dei pesi supermedi battendo il tedesco Vincent Feigenbutz per KO tecnico. Con questa vittoria, De Carolis diventa il 35º italiano a vincere un titolo mondiale e il 4º nei supermedi, dopo Mauro Galvano, Vincenzo Nardiello e Cristian Sanavia.

Difende il titolo con onore, ma lo perde nella rivincita contro Tyron Zeuge nel novembre dello stesso anno. Nonostante la sconfitta, il suo nome resta inciso nella memoria degli appassionati come simbolo di tenacia e orgoglio italiano.

Titoli nazionali e ritorni

Nel 2018, De Carolis conquista il titolo italiano dei supermedi, battendo Roberto Cocco. Successivamente vince anche il titolo internazionale WBC e, nel 2022, si impone su Daniele Scardina, ottenendo il titolo intercontinentale WBO. Ogni vittoria è frutto di una preparazione meticolosa e di una dedizione totale alla boxe.

Oltre il ring: riflessioni e ritiro

Nel ottobre 2024, Giovanni De Carolis annuncia il suo ritiro dalla boxe agonistica, dichiarando: “È stato bello, ma ogni cosa ha il suo tempo”. Con 45 incontri disputati, 33 vittorie (16 per KO), 11 sconfitte e 1 pareggio, lascia il ring con dignità e consapevolezza.

In diverse interviste, ha parlato del valore del fallimento, della resilienza e della necessità di reinventarsi. La sua figura è oggi un esempio non solo per gli sportivi, ma per chiunque affronti sfide con coraggio e determinazione.

Curiosità

  • È stato l’ultimo italiano a vincere un titolo mondiale in una delle quattro sigle principali.
  • Ha partecipato a eventi culturali come il Meeting di Rimini, dove ha parlato di sport, architettura e valori.
  • Il suo stile di combattimento è stato spesso definito “intelligente e generoso”, capace di adattarsi all’avversario senza mai perdere la propria identità.