Hamideh Abbasali: forza, grazia e resilienza nel karate iraniano

Hamideh Abbasali, nata il 14 marzo 1990 a Rey, nella provincia di Teheran, è una delle figure più emblematiche del karate femminile iraniano. Alta 1,80 m e con una formazione in educazione fisica, ha conquistato il mondo sportivo grazie alla sua determinazione e al talento nella specialità del kumite, categoria +68 kg.
Una carriera internazionale
Abbasali ha rappresentato l’Iran in numerose competizioni internazionali, tra cui:
- Campionati Mondiali: medaglie a Bremen 2014 e Linz 2016
- Giochi Asiatici: oro a Incheon 2014 e medaglia a Jakarta 2018
- World Games: medaglia a Wrocław 2017
- Campionati Asiatici: successi in varie edizioni tra il 2011 e il 2019
Ha militato in club internazionali come Al-Ahli (UAE) e Al-Yarmouk (Kuwait), ed è stata allenata da Samaneh Khoshghadam, una delle figure chiave del karate iraniano.
La sfida più dura: Tokyo 2020
Nel 2020, Abbasali ha subito una grave lesione al legamento crociato anteriore durante una gara in Austria. Nonostante il rischio di dover rinunciare alle Olimpiadi, ha affrontato un lungo percorso di riabilitazione, riuscendo a partecipare ai Giochi di Tokyo. La sua presenza è stata celebrata come simbolo di resilienza e spirito combattivo.
Oltre il tatami
Hamideh Abbasali è anche un’icona culturale: in un contesto dove le atlete iraniane affrontano sfide sociali e politiche, lei ha saputo imporsi con grazia e determinazione. Il suo stile di combattimento è potente ma strategico, e la sua figura ispira giovani karateka in tutto il mondo.