Rivera: il centrocampista che ha fatto la storia del calcio italiano.
Rivera è il cognome di uno dei più grandi calciatori italiani di tutti i tempi: Gianni Rivera, nato ad Alessandria il 18 agosto 1943. Rivera ha giocato come centrocampista, ruolo in cui si è distinto per la sua classe, la sua visione di gioco e la sua capacità di segnare e assistere i compagni. Egli ha vestito per 19 stagioni la maglia del Milan, con cui ha vinto tre scudetti, due Coppe dei Campioni, due Coppe delle Coppe e una Coppa Intercontinentale. Con la nazionale italiana ha partecipato a quattro Mondiali, vincendo l’argento nel 1970, e a un Europeo, vincendo l’oro nel 1968. Rivera è stato il primo italiano non oriundo a vincere il Pallone d’oro nel 1969, e uno dei pochi ad essere inserito nella lista dei 125 migliori giocatori viventi stilata da Pelé e dalla FIFA nel 2004.
La carriera di Rivera inizia nell’Alessandria, dove esordisce in Serie A a soli 15 anni. Nel 1960 viene acquistato dal Milan per 200 milioni di lire, una cifra record per l’epoca. Al Milan Rivera diventa presto il leader e il capitano della squadra, formando un’ottima intesa con altri campioni come Cesare Maldini, Giovanni Trapattoni, José Altafini e Pierino Prati. Con il Milan Rivera vive i momenti più belli della sua carriera, conquistando numerosi trofei nazionali e internazionali, e diventando uno dei simboli del calcio italiano.
Con la nazionale italiana Rivera debutta nel 1962, e partecipa al suo primo Mondiale in Cile. Nel 1966 vive una grande delusione con l’eliminazione al primo turno in Inghilterra. Nel 1968 si riscatta vincendo l’Europeo in casa, segnando il gol decisivo nella semifinale contro la Jugoslavia. Nel 1970 disputa il suo Mondiale più memorabile in Messico, dove segna il gol della vittoria nella semifinale contro la Germania Ovest, detta “la partita del secolo”. Nella finale però l’Italia viene sconfitta dal Brasile di Pelé per 4-1. Nel 1974 Rivera gioca il suo ultimo Mondiale in Germania Ovest, dove l’Italia viene eliminata ancora al primo turno.
La carriera di Rivera si conclude nel 1979, dopo aver giocato 658 partite e segnato 164 gol con il Milan, e 60 partite e 14 gol con la nazionale. Rivera è considerato uno dei migliori centrocampisti della storia del calcio, e uno dei calciatori più eleganti e raffinati che abbiano mai calcato un campo da gioco. Il suo stile di gioco è stato fonte di ispirazione per molti altri calciatori che hanno ereditato il suo ruolo di numero 10, come Roberto Baggio, Francesco Totti e Alessandro Del Piero.
Dopo aver concluso la sua carriera da calciatore nel 1979, Rivera si è dedicato alla politica e ha ricoperto vari incarichi parlamentari e governativi. Attualmente, Rivera è il presidente del Settore Tecnico della Federazione Italiana Giuoco Calcio (FIGC), l’organo che si occupa della formazione e dello sviluppo dei calciatori italiani. Rivera ha ottenuto questo ruolo nel 2017, dopo aver vinto le elezioni con il 73% dei voti. Inoltre, Rivera è ancora attivo nello sport: il 25 settembre 2019, a 76 anni, ha ottenuto il patentino da allenatore Uefa professionista, dimostrando ancora una volta che la passione per il calcio non ha età e sa andare al di là delle leggi del tempo.