Tim Howard: Una Leggenda Americana tra i Pali

Timothy Matthew Howard, nato il 6 marzo 1979 a North Brunswick, nel New Jersey, è una figura iconica del calcio statunitense e internazionale. Soprannominato il “Segretario della Difesa” per le sue parate fenomenali e la sua leadership in campo, Howard ha avuto una carriera illustre che lo ha visto protagonista sia in patria che in Europa.
Gli Inizi e l’Affermazione in MLS
Howard ha iniziato la sua carriera professionale nel 1997 con i North Jersey Imperials prima di passare ai MetroStars (ora New York Red Bulls) nella Major League Soccer (MLS). Le sue eccezionali doti tra i pali lo hanno rapidamente consacrato come uno dei migliori portieri del campionato, tanto da essere nominato Portiere dell’Anno della MLS nel 2001. Le sue prestazioni gli valsero anche due inclusioni nella MLS Best XI nel 2001 e nel 2002.
Il Salto in Europa: Manchester United ed Everton
Nel 2003, Howard compì il grande salto nel calcio europeo, firmando per il prestigioso Manchester United. Nella sua prima stagione all’Old Trafford, si impose come titolare, mostrando grande talento. Con i Red Devils vinse la FA Cup nel 2004, la League Cup nel 2006 e la Supercoppa d’Inghilterra nel 2003.
Nonostante alcuni alti e bassi, le sue qualità non passarono inosservate e nel 2006 si trasferì all’Everton, dove divenne una vera e propria leggenda del club. Con i Toffees disputò oltre 400 partite, stabilendo il record di clean sheet in una singola stagione (15 nel 2008-2009) e diventando un idolo per i tifosi grazie alle sue parate decisive e alla sua dedizione.
Protagonista con la Nazionale Statunitense
La carriera di Howard con la nazionale statunitense è stata altrettanto significativa. Ha collezionato ben 121 presenze, un record per un portiere americano, partecipando a tre Coppe del Mondo FIFA (2006, 2010, 2014) e a diverse edizioni della Gold Cup CONCACAF, vincendola nel 2007 e nel 2017.
Il suo momento più iconico con la nazionale è probabilmente stata la partita degli ottavi di finale del Mondiale 2014 contro il Belgio, in cui stabilì il record per il maggior numero di parate in una singola partita di Coppa del Mondo (16), nonostante la sconfitta ai supplementari. La sua prestazione straordinaria lo rese un eroe nazionale e un fenomeno virale.
Ritorno in MLS e Ultime Esperienze
Dopo dieci stagioni indimenticabili all’Everton, Howard fece ritorno in MLS nel 2016, firmando per i Colorado Rapids. Ha giocato per il club di Denver fino al suo ritiro nel 2019, ad eccezione di una breve parentesi nel 2020 con il Memphis 901 FC, squadra di cui è anche co-proprietario e dove ha ricoperto il ruolo di direttore sportivo.
Eredità e Riconoscimenti
Tim Howard è considerato uno dei più grandi giocatori americani di tutti i tempi e uno dei migliori portieri nella storia della Premier League. La sua agilità, la sua reattività tra i pali, la sua capacità di effettuare parate spettacolari e la sua forte personalità lo hanno reso un modello per molti giovani portieri.
Tra i suoi numerosi riconoscimenti individuali spiccano:
- MLS Goalkeeper of the Year: 2001
- MLS Best XI: 2001, 2002
- U.S. Soccer Male Athlete of the Year: 2008, 2014
- CONCACAF Goalkeeper of the Year: 2013, 2014, 2015
- Golden Glove della Confederations Cup: 2009
Nel 2024, la sua leggendaria carriera è stata ufficialmente riconosciuta con la sua elezione nella National Soccer Hall of Fame.
Oltre ai successi sportivi, Howard è anche noto per la sua apertura riguardo alla sua sindrome di Tourette, diventando un esempio di come questa condizione non debba essere un limite per raggiungere i propri obiettivi. Ha anche pubblicato un’autobiografia intitolata “The Keeper: A Life of Saving Goals and Achieving Them”.
Oggi, Tim Howard continua a essere una figura influente nel mondo del calcio come opinionista per la NBC e come comproprietario del Dagenham & Redbridge e dello Houston Dynamo. La sua eredità di portiere straordinario e di persona ispiratrice rimane indelebile.