Giuliana Minuzzo è nata a Vallonara, in provincia di Vicenza, il 26 novembre 1931. È stata una sciatrice alpina, prima italiana vincitrice di medaglia olimpica invernale: si aggiudicò infatti il bronzo nella discesa libera ai Giochi di Oslo del 1952.

Minuzzo iniziò a sciare all’età di 12 anni e si distinse subito per le sue doti naturali. Nel 1949, a soli 17 anni, vinse la sua prima medaglia ai Campionati italiani, un bronzo nella discesa libera.

Nel 1952, a soli 20 anni, partecipò ai suoi primi Giochi olimpici invernali, a Oslo. Nella discesa libera, Minuzzo si piazzò al terzo posto, alle spalle delle svizzere Annemarie Buchner e Trude Beiser-Suter. Fu la prima medaglia olimpica invernale vinta da una donna italiana.Immagine di Giuliana Minuzzo, prima italiana a vincere una medaglia olimpica invernale

Minuzzo continuò a gareggiare a livello internazionale fino al 1964. In totale, vinse 16 medaglie ai Campionati italiani, di cui 9 ori, 2 argenti e 5 bronzi.

Dopo il ritiro dalle competizioni, Minuzzo si dedicò all’insegnamento dello sci e all’attività di dirigente sportivo. È stata presidente della Federazione Italiana Sport Invernali dal 1982 al 1985.

Minuzzo è morta ad Aosta il 11 novembre 2020, all’età di 88 anni. E’ stata una pioniera dello sci femminile italiano. La sua medaglia di bronzo ai Giochi olimpici di Oslo del 1952 è stata un momento storico per lo sport italiano e ha contribuito a ispirare le generazioni future di sciatrici italiane.

Altri dettagli e curiosità su Giuliana Minuzzo

  • Minuzzo era una donna molto determinata e tenace. Nonostante le difficoltà del periodo, in cui lo sport femminile era ancora poco valorizzato, riuscì a raggiungere grandi traguardi.
  • Minuzzo era anche una donna molto carismatica e popolare. Era molto amata dai tifosi e dai suoi compagni di squadra.
  • Dopo il ritiro dalle competizioni, Minuzzo si dedicò all’insegnamento dello sci e all’attività di dirigente sportivo. È stata una figura importante per lo sviluppo dello sci femminile italiano.
  • Minuzzo era soprannominata “la gazzella delle nevi” per la sua velocità e agilità.